Se i giudei mancavano di morale, o mancavano alla morale, i romani la conoscevano e le rendevano onore. La morale non sta nella superstizione, non sta nelle cerimonie, non ha nulla in comune con i dogmi. Non si ripetera' mai abbastanza che tutti i dogmi sono diversi, mentre la morale e' la medesima in tutti gli uomini che fanno uso della ragione. La morale viene dunque da Dio, come la luce. Le nostre superstizioni non sono che tenebre. Lettore, rifletti: sviluppa questa verita' e traine le conseguenze.
MOSe'
Molti dotti han sostenuto che il Pentateuco non puo' essere stato scritto da Mose'. Essi dicono che, dalla stessa scrittura, e' accertato che il primo esemplare conosciuto fu trovato al tempo del re Giosia, che quest'unico esemplare fu portato al re dal segretario Safan. Ora, tra Mose' e questa azione del segretario Safan, corrono, secondo il computo ebraico, millecentosessantasette anni. Dio, infatti, apparve a Mose' nel roveto ardente l'anno 2213 dalla creazione del mondo, e il segretario Safan pubblico' il libro della legge l'anno 3380. Questo libro, trovato sotto Giosia, rimase 110
sconosciuto fino al ritorno degli ebrei dalla cattivita' di Babilonia; ed e' scritto che fu Esdra , ispirato da Dio, a portare alla luce tutte le Sante Scritture.
Ora, che a comporre il Pentateuco sia stato Esdra o un altro, e' assolutamente indifferente, dato che questo libro e' veramente ispirato. Non e' detto, nel Pentateuco, che Mose' ne e' l'autore: potrebbe, quindi, essere permesso attribuirlo a un altro uomo, cui lo Spirito Divino lo abbia dettato, se la Chiesa non avesse deciso che esso e' opera di Mose'. Alcuni contradditori aggiungono che nessun profeta ha mai citato i libri del Pentateuco, che non se ne fa menzione ne' nei salmi, ne' nei libri attribuiti a Salomone, ne' in Geremia, o in Isaia, ne' infine in alcun libro canonico. Le parole che corrispondono a quelle di Genesi, Esodo, Numeri, Levitico, Deuteronomio non si trovano in nessun altro scritto ne' del Vecchio, ne' del Nuovo Testamento.
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