NOTA «Sara' vero che ci fu un Mose'? Se un uomo che comandava all'intera natura fosse esistito presso gli egiziani, avvenimenti cosi' prodigiosi non avrebbero costituito la parte principale della storia d'Egitto? E Sanchoniaton, Manetone, Megastene, Erodoto perche' non ne avrebbero parlato? Giuseppe, lo storico, raccolse tutte le testimonianze possibili in favore degli ebrei: non osa dire che qualcuno degli autori che cita abbia mai proferito una sola parola sui miracoli di Mose'. E come! L'acqua del Nilo si sarebbe mutata in sangue, un angelo avrebbe sgozzato tutti i primogeniti d'Egitto, il mare si sarebbe aperto, le sue acque sarebbero rimaste sospese a destra e a sinistra, e nessun autore ne avrebbe parlato? E le nazioni avrebbero dimenticato cosi' grandi prodigi? E non ci sarebbe che un piccolo popolo di schiavi barbari a raccontarci queste storie migliaia d'anni, dopo l'avvenimento?
Chi e' allora questo Mose' sconosciuto a tutta la terra fino ai tempi in cui Tolomeo ebbe la curiosita' di far tradurre in greco gli scritti degli ebrei? Da secoli le favole orientali attribuivano a Bacco tutto cio' che gli ebrei attribuirono a Mose'. Bacco aveva passato il mar Rosso a piedi asciutti, Bacco aveva mutato le acque in sangue, Bacco aveva quotidianamente compiuto dei miracoli con la sua verga: tutti questi fatti venivano cantati nelle orge bacchiche prima che esistesse il minimo commercio con gli ebrei, prima che si sapesse che questo povero popolo aveva dei libri. Non e' molto piu' verosimile che questo popolo, cosi' nuovo, cosi' a
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