In breve, gli ebrei non conobbero il peccato originale piu' che le cerimonie cinesi; e, sebbene i teologi riescano a trovare tutto quel che vogliono nella Scrittura, sia totidem verbis sia totidem litteris, possiamo essere sicuri che nessun teologo ragionevole vi trovera' mai questo straordinario mistero.
Riconosciamo che fu sant'Agostino ad accreditare per primo questa incredibile idea, degna della testa calda e romanzesca di un africano dissoluto e pentito, manicheo e cristiano, tollerante e persecutore, che passo' la vita a contraddire se stesso.
«Che orrore!» esclamano gli unitari rigidi, «il calunniare l'autore della natura fino ad imputargli continui miracoli per condannare in eterno uomini che egli fa nascere per cosi' poco tempo! O egli ha creato la anime fin dall'eternita' e, in questo caso, essendo infinitamente piu' antiche del peccato di Adamo, non hanno alcun rappor to con lui; o le anime vengono create ogni volta che un uomo giace con una donna, e in questo caso Dio sta continuamente a spiare tutti gli incontri amorosi dell'universo, per creare spiriti che rendera' eternamente infelici; o Dio e' lui stesso l'anima di tutti gli uomini, e in questo caso si danna da se'. Qual e' la piu' orribile e la piu' folle di queste tre supposizioni?
Non ce n'e' una quarta: perche' l'opinione che Dio attenda sei settimane per creare un'anima dannata in un feto, si unisce a quella che la crede creata nel momento della copulazione: che cosa importano sei settimane di piu' o di meno?»
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