La Scrittura non dice se Salomone abbia disputato ad Adonia la concubina del padre; ma dice che Salomone, per questa sola richiesta, lo fece assassinare. A quel che sembra, Dio, che diede a Salomone lo spirito di saggezza, gli rifiuto' quello della giustizia e dell'umanita', come gli rifiuto' piu' tardi il dono della continenza. Nello stesso Libro dei Re e' detto che Salomone era padrone di un gran regno, che si estendeva dall'Eufrate al mar Rosso e al Mediterraneo; ma, sventuratamente, e' anche detto che il re d'Egitto aveva conquistato il paese di Gezer, nella terra di Canaan, e che diede in dote la citta' di Gezer a sua figl ia, che pare sia andata sposa a Salomone; e' detto che c'era un re a Damasco, e che fiorivano i regni di Sidone e di Tiro; circondato da stati potenti, Salomone manifesto' la propria saggezza restando in pace con tutti. L'estrema abbondanza che arricchi' il suo paese non poteva essere che il frutto di quella profonda saggezza, perche', al tempo di Saul, non c'era un operaio che sapesse lavorare il ferro, in tutto il paese e, quando Saul dichiaro' guerra ai filistei, cui gli ebrei erano soggetti, si trovarono soltanto due spade. Dunque, Saul, che sulle prime non possedeva in tutti i suoi Stati che due sole spade, ebbe ben presto un esercito di trecentotrentamila uomini. Neppure il sultano dei turchi ebbe mai armate cosi' numerose; c'era di che conquistare il mondo. Simili contraddizioni sembrano escludere qualsiasi ragionamento; ma coloro che vogliono ragionare trovano assai difficile che David, il quale successe a Saul, vinto dai filistei, abbia potuto, durante il suo regno, fondare un vasto impero.
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