Non si e' voluto che un principe che possedeva tanti carri si limitasse a un piccolo numero di mogli; gliene si attribuiscono settecento, che portavano il nome di «regine»; e quel che e' strano e' che egli avesse solo trecento concubine, contro il costume dei re, i quali hanno di solito piu' amanti che mogli. Se poi queste storie sono state dettate dallo Spirito Santo, bisogna ammettere che predilige il meraviglioso.
Salomone manteneva quattrocentododicimila cavalli, senza dubbio per andare a spasso con le sue donne lungo il lago di Gennesaret o verso quello di Sodoma, o verso il torrente Cedron, che sarebbe uno dei luoghi piu' deliziosi del mondo, se quel torrente non fosse asciutto nove mesi l'anno, e se il terreno attorno non fosse un po'pietroso. Quanto al tempio che egli fece costruire, e che gli ebrei credettero la piu' bella opera dell'universo, se i Bramante, i e i Palladio l'avessero veduto, non lo avrebbero certo ammirato. Era una specie di piccola fortezza quadrata, che racchiudeva un cortile e in questo cortile c'era un edificio lungo quaranta cubiti e un altro venti; ed e' detto che questo Michelangelo secondo edificio, che era propriamente il tempio, l'oracolo, il Santo dei Santi, aveva venti cubiti di larghezza, venti di lunghezza, e venti di altezza. Non c'e' oggi in Europa architetto che non considererebbe tale edificio un monumento di barbari.
I libri attribuiti a Salomone son durati piu' del suo tempio. e' questa, forse, una delle piu' evidenti prove della forza dei pregiudizi e della debolezza del cervello umano.
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