Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Un generale d'armata sogna di vincere una battaglia, e in effetti la vince: gli dei l'hanno avvertito che avrebbe vinto.

     Si tiene conto solo dei sogni che si sono avverati; gli altri li dimentichiamo. I sogni hanno una grossa parte nella storia antica, cosi' come gli oracoli.

     La Vulgata traduce cosi' la fine del versetto 26 del capitolo XIX del Levitico: «Non darete peso ai sogni.» Ma la parola «sogno» non e' nel testo ebraico: e sarebbe strano che si condannasse l'osservazione dei sogni nel medesimo libro in cui si narra che Giuseppe divento' il benefattore dell'Egitto e della sua famiglia per avere spiegato tre sogni. L'interpretazione dei sogni era cosa tanto comune che non ci si limitava ad essa: bisognava anche indovinare cio' che un altr'uomo aveva sognato. Nabucodonosor, avendo dimenticato un sogno che aveva fatto, ordino' ai suoi maghi d'indovinarlo, minacciandoli di morte se non ci fossero riusciti; ma l'ebreo Daniele, che era della scuola dei maghi, salvo' loro la vita indovinando il sogno del re e interpretandolo. Questa storia e molte altre potrebbero servire a provare che la legge degli ebrei non vietava l'oniromanzia, che e' la scienza dei sogni. STATI, GOVERNI. QUAL'e' IL MIGLIORE?


     Fino ad oggi non ho conosciuto persona che non abbia governato qualche Stato. Non parlo dei signori ministri, che governano in effetto, chi per due o tre anni, chi per sei mesi e chi per sei settimane; parlo di tutti gli altri uomini che, a cena o nel loro gabinetto, espongono il loro sistema di governo, riformando gli eserciti, la Chiesa, la magistratura e le finanze.


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