Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     molti siamesi, tonchinesi, persiani e turchi, che dicevano la stessa cosa.» «Ma ancora una volta,» disse l'europeo, «quale Stato scegliereste?» «Quello nel quale si obbedisce solo alle leggi,» rispose il bramino. «e' una vecchia risposta,» disse il consigliere. «Ma pur sempre giusta,» disse il bramino. «E dov'e' mai questo paese?» chiese il consigliere. Il bramino rispose: «Bisogna cercarlo.»

     STORIA DEI RE EBREI E PARALIPOMENI

     Tutti i popoli scrissero la loro storia, non appena impararono a scrivere. Anche gli ebrei scrissero la loro. Prima che avessero dei re, vivevano sotto una teocrazia; presumevano d'essere governati da Dio stesso. Quando gli ebrei vollero avere un re, come gli altri popoli vicini, il profeta Samuele dichiaro' loro, da parte di Dio, che essi ripudiavano Dio stesso; cosi' tra gli ebrei la teocrazia ebbe fine non appena ebbe inizio la monarchia. Si potrebbe dunque dire senza bestemmiare che la storia dei re ebrei fu scritta come quella degli altri popoli e che Dio non si dette la pena di dettare lui stesso la storia di un popolo che non governava piu'. Si sostiene questa teoria con estrema diffidenza. Cio' che potrebbe confermarla e' il fatto che i Paralipomeni contraddicono spessissimo il Libro dei Re, nella cronologia e nei fatti, come talvolta si contraddicono i nostri storici profani. Inoltre, se Dio scrisse sempre la storia degli ebrei, bisogna credere che Egli continui a scriverla, dato che gli ebrei sono sempre il suo popolo eletto. Essi dovranno convertirsi un giorno, e sembra che allora avranno anche il diritto di considerare come sacra la storia della loro dispersione, cosi' come oggi hanno il diritto di dire che Dio scrisse la storia dei loro re.


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