Si puo' fare anche un'altra riflessione: poiche' Dio fu il loro solo re per tanto tempo, e fu in seguito il loro storico, noi dobbiamo avere per tutti gli ebrei il rispetto piu' profondo.
Non c'e' rigattiere ebreo che non sia infinitamente superiore a Cesare e ad Alessandro. Come non prosternarsi davanti a un rigattiere il quale vi dimostra che la sua storia fu scritta da Dio stesso, mentre le storie dei greci e dei romani ci vennero trasmesse da poveri profani?
Se lo stile del Libro dei re e dei Paralipomeni e' divino, puo' anche darsi che le azioni raccontate in quelle storie non siano divine: David assassina Uria; Isboset e Mifiboset muoiono assassinati; Assalonne assassina Amnone; Joab assassina Assalonne; Salomone assassina Adonia, suo fratello; Baasa assassina Nadab; Zimri assassina Ela; Omri assassina Zimri; Achab assassina Naboth; Jehv assassina Achab e Joram; gli abitanti di Gerusalemme assassinano Amasia, figlio di Joas; Sellum, figlio di Jabesh, assassina Zaccaria, figlio di Geroboamo; Menahem assassina Sellum, figlio di Jabesh; Facee, figlio di Romelia, assassina Faceia, figlio di Menahem; Osea, figlio di Ela, assassina Facee, figlio di Romelia. E passiamo sotto silenzio altri assassinii di minor conto. Bisogna riconoscere che, se fu lo Spirito Santo a scrivere questa storia, non scelse certo un argomento molto edificante. SUPERSTIZIONE
I
Capitolo tratto da Cicerone, da Seneca e da Plutarco
Quasi tutto quello che va oltre l'adorazione di un Essere supremo e la sottomissione del cuore ai suoi ordini eterni e' superstizione. Ce n'e' una pericolosissima: il perdono dei crimini dovuto a certe cerimonie.
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