La difficolta' di mettere ordine nel proprio cervello in tante cose la cui natura invece e' quella d'essere confuse, e di gettare un po' di luce su tanto buio, lo disgusto' piu' di una volta; ma poiche' quelle ricerche costituivano il dovere del suo stato, egli vi si impegno' totalmente, nonostante il disgusto. E raggiunse, infine, conoscenze ignorate dalla maggior parte dei suoi confratelli. E piu' crebbe la sua sapienza e piu' diffido' di tutto quel che sapeva. Finche' visse, fu indulgente; e alla sua morte confesso' di avere consumato inutilmente la sua vita.
TIRANNIA
Si chiama «tiranno» quel sovrano che non conosce altre leggi che il suo capriccio, che ruba gli averi dei suoi sudditi e poi li arruola per andare a rubare quelli dei suoi vicini. Di tali tiranni, in Europa, non ce ne sono. Si distingue la tirannia di uno solo e quella di molti. Questa tirannia di molti sarebbe quella di un corpo che usurpasse i diritti degli altri corpi, e che esercitasse il dispotismo per mezzo delle leggi da lui corrotte. Non esistono nemmeno queste specie di tiranni in Europa.
Sotto quale tirannia preferireste vivere? Sotto nessuna; ma, se bisognasse scegliere, detesterei meno la tirannia di uno solo che quella di molti. Un despota ha sempre qualche momento di buonumore; un'assemblea di despoti non ne ha mai. Se un tiranno mi fa un'ingiustizia, potro' disarmarlo per mezzo della sua amante, del suo confessore o del suo paggio; ma una compagnia di cupi tiranni e' inaccessibile ad ogni seduzione. Quando non e' ingiusta, e' per lo meno dura; e mai concede grazie.
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