Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Quali affari vi conducono nel mio paese, reverendo?" chiese il re.
     "Sono un umile monaco della corte dei Tang, figlio del Buddha, e ho ricevuto dal Figlio del Cielo la missione di cercare le scritture nel Paradiso dell'Ovest. Mi sono permesso di recare disturbo a vostra maestà, uscendo dal privato riserbo, solo perché era opportuno presentare le mie credenziali fin dal momento dell'arrivo nel vostro stimato paese."
     "Mostratemi il messaggio del Figlio del Cielo."
     Tripitaka lo presentò rispettosamente sulle mani tese e lo svolse sul tavolo di sua maestà. Il messaggio diceva:

     Passaporto rilasciato dal Figlio del Cielo, del grande impero dei Tang nel continente del Sud, per volontà del destino: Noi, alle cui deboli forze è pervenuto un immenso retaggio, serviamo gli dèi e governiamo il popolo con attenta sollecitudine, come se camminassimo sull'orlo di un precipizio, e come se ci muovessimo su una lastra di ghiaccio. Ci accadde di venir meno all'impegno di salvare il drago del fiume Jing e le nostre dieci anime scesero negli inferi; senza la protezione della nostra imperatrice madre, saremmo rimasti ospiti dell'instabilità. Ma per grazia del sovrano infernale, considerato che la durata assegnata alla nostra vita terrena non era esaurita, siamo stati restituiti al mondo dei vivi e abbiamo celebrato il ritorno con grandi cerimonie per la salvezza dei trapassati.

     La molto compassionevole pusa Guanyin ci accordò il favore di apparirci nel suo corpo d'oro, per indicare l'esistenza nell'Ovest delle scritture del Buddha, che hanno la proprietà di salvare i defunti e di liberare le anime in pena. La presente lettera conferisce al maestro della legge Tripitaka la missione di viaggiare quanto occorre, attraversando mille montagne, alla ricerca di quei sutra. Quando attraverserà i vostri paesi dell'Ovest, io vi chiedo di non ostacolare la sua vocazione al bene e di lasciarlo passare. Questo è il contenuto della presente lettera, che a questo fine vi verrà presentata. Nel tredicesimo anno dell'era della Contemplazione della Virtù dei grandi Tang, in un giorno fasto d'autunno.


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