Scimmiotto, Porcellino e Sabbioso corsero da lui. Commosso dalla limpida chiarità della luna nella volta di giada del cielo notturno, preso da nostalgia per il paese natale, egli improvvisò questo poema in stile antico:
L'anima chiara si rimira
Nello specchio sospeso su nel cielo:
Esso illumina torri di diaspro,
Ed ogni cosa avvolge
Dentro un involucro d'argento.
In mille luoghi si diffonde
Pura luce attraverso l'aria fresca.
Lente di ghiaccio appesa in cielo
Nella notte più limpida dell'anno.
Dietro la sua fredda finestra
La guarda il viaggiatore solitario.
I poemi di Yu Liang e Yuan Hong,
Composti in barca nella notte,
Dalla storia ufficiale son trasmessi.
In languida coppa galleggia
Per chi solo sta a bere. Ma la corte
Ne è tutta illuminata. Canta
La pi pa nella notte il suo candore.
Viene stasera a rallegrarmi
Al monastero. Ma mi chiedo: quando
Mi accompagnerà alla mia terra?
Scimmiotto fece le sue considerazioni: "Maestro, si vede dal vostro poema che voi vedete solo il chiar di luna e che vi riempie il cuore di nostalgia. Ma ignorate il significato dell'astro della notte, che è come riga e squadra dei caratteri inerenti ai fenomeni della natura ed è più antico di loro. Dopo trenta giorni, il metallo della sua anima yang, maschio e celeste, si dissipa completamente; il disco si riempie dell'acqua della sua anima yin, femmina e terrestre, e perde ogni splendore: la luna è oscurata. A questo punto si accoppia con il sole; in un periodo di due giorni la luce solare la penetra e la rende incinta. La terza notte appare una parte di yang, l'ottava notte un'altra parte: a questo punto l'anima maschio occupa metà dell'anima femmina, i due elementi sono in equilibrio come sulla corda; infatti il primo quarto si chiama 'corda superiore'. Il quindicesimo giorno lo yang è completo nelle sue tre parti; la luna è perfetta e perciò si chiama 'speranza'. Il sedicesimo giorno rinasce una prima parte di yin, e il ventiseiesimo una seconda parte. L'anima femmina occupa allora metà dell'anima maschio e gli elementi sono di nuovo in equilibrio: l'ultimo quarto si chiama 'corda inferiore'. Il trentesimo giorno è la volta dello yin di completare le sue tre parti; la luna si oscura e il ciclo ricomincia. Questo è il senso del processo che crea l'universo e che esisteva già prima di esso. Se riusciamo a nutrire in noi i due otto sino a raggiungere la perfezione del doppio nove, ci sarà facile vedere il Buddha, e anche ritornare alla nostra terra. Lo attestano i versi:
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