Nell'inverno del topo
immobile il cuore e freddo il cielo.
Ma si muove lo Yang
Ancor prima che nascano creature.
È in questa situazione che il cielo mette radici. Trascorsi cinquemila e quattrocento anni, quando si giunge a metà del momento del topo, incomincia a esistere l'azzurro puro e leggero, provvisto di sole, luna, astri e stelle: le quattro figure del firmamento. Perciò si dice che il cielo si apre nel segno del topo. Ancora cinquemila e quattrocento anni e il momento del topo lascia il posto a quello del bue: le cose incominciano a prendere consistenza. Come dice il Classico delle mutazioni:
Quanto è grande il segno originale del firmamento, com'è perfetto il segno originale della terra! Essi contengono il germe di ogni cosa, secondo la volontà del Cielo.
È allora che la terra incomincia a solidificarsi. Altri cinquemila e quattrocento anni e si arriva a metà del bue, quando si condensa il torbido pesante che forma acqua, fuoco, montagne, rocce e terra: le cinque forme. Perciò si dice che la terra incomincia sotto il segno del bue. Passano cinquemila e quattrocento anni, si compie il momento del bue e spunta la tigre, che fa nascere gli esseri e le cose.
Come ripetono i calendari:
Scende soffio di cielo, sale soffio di terra. Dalla loro unione nasce la folla delle cose e dei viventi.
È allora che si uniscono il puro cielo e la fervente terra, Yang maschio e Yin femmina. Con altri cinquemila e quattrocento anni si è in piena tigre, quando nascono uomini, bestie e uccelli; a questo punto sono al loro posto le tre entità: cielo, terra e uomini. Perciò si dice che l'uomo nasce nel segno della tigre.
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