"Sia fatto come propone il nostro ministro" tagliò corto l'Imperatore di Giada, persuaso dal suggerimento. Fece redigere il decreto dal dio della letteratura e incaricò quello del pianeta Venere di portarlo a Scimmiotto.
In conformità della consegna ricevuta, il messaggero uscì dal portale celeste del sud cavalcando una nuvola di buon augurio, e la diresse dritta sulla Grotta del Sipario Torrenziale. Qui si presentò alla folla delle scimmiette: "Sono un inviato del Cielo, latore di un sacro editto che invita il vostro gran re a recarsi nel mondo di Sopra. Correte a farglielo sapere!"
Le scimmiette che giocavano intorno alla caverna si passarono parola, finché il messaggio giunse finalmente in fondo alla grotta:
"Gran re, fuori c'è un vecchietto che porta una lettera. Secondo lui, è il Cielo che vi invita nel mondo di Sopra."
A Scimmiotto la notizia piacque molto: "Ci stavo pensando in questi giorni, di fare un giretto in Cielo. Mi vien proprio a fagiolo. Fatelo entrare."
Scimmiotto si rassettò gli abiti e si fece incontro all'ospite. Il dio entrò e, tenendosi diritto in piedi con il viso rivolto a sud, dichiarò: "Sono il pianeta Venere dell'Ovest, portatore di un editto di pacificazione emanato dall'Imperatore di Giada. Sono disceso per invitarvi da parte sua a salire in cielo, per ricevere rispettosamente una carica di immortale iscritta nei registri."
"Sono molto commosso dalla grazia che mi fate" rispose sorridente Scimmiotto. Poi ordinò: "Figlioli, preparate un banchetto per ricevere degnamente il nostro ospite."
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