Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     In quel momento gli si presentò Guanyin, giungendo le mani, e gli suggerì: "Vostra Maestà si rassicuri. So io chi può catturare quel macaco."
     "E chi sarebbe?"
     "Vostro nipote Erlang, il Vero Signore di Illustre Santità, che risiede nell'Isola delle Libagioni, alla foce del fiume che ha lo stesso nome, e vi riceve le offerte del mondo di Sotto. Ha abbattuto otto mostri in una volta. Inoltre può contare sui suoi fratelli del Monte dei Susini e su milleduecento divinità con la testa vegetale, che hanno immensi poteri magici. Ma credo che non risponderebbe a una semplice convocazione; ci vorrà un ordine di mobilitazione. Promulgate un decreto che chieda il suo intervento, e il mostro sarà catturato."
     L'Imperatore di Giada seguì il consiglio e inviò Granforzuto a notificare il decreto di mobilitazione.

     Montato su una nuvola, il re diavolo si recò alla foce del Fiume delle Libagioni. In meno di un'ora giunse al tempio del vero signore Erlang. Il giudice fantasma di turno alla porta andò ad annunciare: "C'è un messo celeste che porta un editto imperiale."
     Erlang e i fratelli si fecero incontro al messaggero per ricevere l'editto, che lessero rispettosamente ad alta voce mentre si bruciava incenso. Sua Maestà scriveva:

     La scimmia perversa del Monte di Fiori e Frutti si è ribellata. Ha rubato nel nostro palazzo pesche, vino ed elisir, e ha disturbato la Grande Festa delle Pesche. Abbiamo inviato centomila uomini e accerchiato il suo covo per catturarlo, ma non ci siamo ancora assicurati il successo. Ordino al mio saggio nipote e ai suoi fratelli giurati di darci manforte per distruggerlo. Chi compirà l'impresa riceverà promozioni e alte ricompense.


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