Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Di bei canti e di musiche divine.
     All'assemblea, su effluvi profumati,
     In pace rende omaggio l'universo.

     La festa era al culmine, quando la regina madre portò una schiera di splendide ragazze, che si inchinavano al Buddha e si muovevano con grazia. La madre presentò i suoi rispetti e disse: "Devo alla vostra potente Legge se è stata incatenata quella scimmia perversa, che aveva sconvolto tutti i miei preparativi. Non ci è rimasto molto da offrire per celebrare una Grande Assemblea così bella, ma ecco le poche pesche che mi è riuscito di scovare nel frutteto." Erano pesche

     Un po' rosse, un po' verdi, dal profumo inebriante,
     Che le antiche radici hanno rese opulente
     Raccogliendovi succhi per migliaia di anni.
     Con le pesche più belle che trovate al mercato,

     Anche se di Wuling, non c'è proprio confronto.
     Dove trovare al mondo le tinte delicate,
     Quelle vene violette, quel sapor zuccherino?
     E poi cambiano i corpi e prolungano gli anni.
     Non tutti han la fortuna di poterle assaggiare!

     Il Buddha ringraziò a mani giunte. La regina madre fece allora cantare a danzare le ragazze, con grande piacere dell'assemblea, che non lesinava gli elogi. Erano

     Di sottile fragranza onda su onda,
     Profusione di petali e pistilli.
     Portali d'oro, immensi tesori
     E un'età senza fine, sempre giovani:
     Vedi gli oceani trasformarsi in prati,
     E poi prati in oceani nei millenni,
     E tu osservi curioso e non ti scomodi.

     Mentre le ragazze danzavano e si vuotavano le coppe, improvvisamente

     Solletica le nari uno strano profumo,
     Gli dèi posan le coppe in cornalina,


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