"E da che parte è andato?"
"A giudicare da un grido che ha gettato, è partito verso est."
"Abito proprio a est, non lontano da qui. Vedrete che si fermerà a casa mia. Conosco un incantesimo che si chiama Autentiche parole di fissazione dello spirito, o anche Formula del cerchio che stringe. Imparate la formula a memoria, in modo da non dimenticarla mai, e mi raccomando, tenetela per voi, non fatela conoscere a nessun altro. Io ve lo acchiapperò e lo convincerò a ritornare da voi. Gli farete infilare la tunica e mettere in capo il berretto. Se dovesse disubbidirvi di nuovo, recitate a bassa voce l'incantesimo: vedrete che si guarderà bene dall'insistere e non oserà più abbandonarvi."
Tripitaka si inchinò per ringraziare. La vecchia si trasformò in un raggio di luce dorata e disparve a est. Egli comprese che a insegnargli l'incantesimo era stata la pusa Guanyin, si affrettò a raccogliere un pizzico di polvere dal suolo, a mo' d'incenso, e si inchinò rivolgendosi a est con rispettosa devozione.
Poi nascose veste e berretto nel suo sacco e si sedette sul ciglio della strada, a esercitarsi nella recitazione della formula di fissazione dello spirito. La ripeté finché la seppe a memoria e fu certo di non poterla più dimenticare.
Intanto Scimmiotto, lasciato il maestro, con una capriola nelle nuvole era balzato nell'oceano orientale. Sceso dalla sua nuvola, separando le acque era filato dritto al Palazzo Acquatico di Cristallo, e aveva messo in allarme il re drago, che gli uscì incontro per accoglierlo. Dopo averlo fatto accomodare e avere scambiato i complimenti d'uso, il re drago disse: "Ho sentito dire ultimamente che le vostre prove erano finite: scusate se non mi sono ancora congratulato con voi. Suppongo che avrete ripreso il controllo della montagna degli immortali e sarete ritornato a stabilirvi nella vostra grotta."
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