Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Il fatto si svolge all'epoca dei Han. L'immortale è Huang Shigong e il ragazzo Zhang Liang. Huang si era seduto sulla spalletta del ponte e uno dei suoi sandali cadde di sotto. Allora chiese a Zhang Liang di andarglielo a cercare, e il giovanotto lo fece - è quello che si vede lì inginocchiato davanti a lui. La scena si ripeté tre volte, senza che Zhang Liang mostrasse alcun segno di indolenza o insolenza. Shigong apprezzò la sua sollecitudine, gli insegnò seduta stante il Libro celeste e ne fece il sostegno del fondatore della dinastia Han. In seguito Zhang Liang divenne un eminente stratega e, nella sua tenda di comandante, prese le decisioni che condussero a vittorie di mille li e oltre. Quando si ristabilì la pace, rinunciò al suo posto, ritornò fra le montagne e realizzò il Tao dell'immortalità seguendo Pinolo Rosso nei suoi vagabondaggi. Grande santo, senza offesa, voi non lo state proteggendo, quel monaco cinese; se non fate del vostro meglio e non ubbidite alle istruzioni, resterete sempre un immortale perverso, e il giusto frutto non lo otterrete."

     Consapevole del Vuoto rimase zitto.
     "Grande santo" riprese il re drago, "bisogna che decidiate qualcosa; non dovreste compromettere il vostro avvenire per il gusto di prendervela comoda."
     "Va bene, va bene, basta così. Ritornerò a prenderlo sotto la mia protezione."
     "Se è così" replicò allegro il re drago "mi guarderò bene dal trattenervi ancora: vi prego di manifestare la vostra compassione non prolungando di un minuto di più la solitudine del vostro maestro."


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