Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Scimmiotto volò attraverso la sala per continuare la sua esplorazione. La porta verso l'interno era sbarrata da battenti, in cui finì per trovare una fessura. L'attraversò e si trovò in un'ampia corte deserta, salvo un palo con la banderuola per il vento, cui era legato il monaco cinese. Il maestro piangeva come una fontana, con il pensiero rivolto ai suoi discepoli Consapevole del Vuoto e Consapevole delle Proprie Capacità, chiedendosi dove fossero. Scimmiotto si posò sulla sua testa e lo chiamò: "Maestro!"
     Tripitaka riconobbe la voce: "Consapevole del Vuoto, muoio se non mi aiuti! Da dove parli?"
     "Sono sulla vostra testa, maestro. Non abbiate paura, portate pazienza: per farvi uscire da qui dobbiamo prima catturare il mostro."
     "E quando lo farai, caro discepolo?"

     "Otto Divieti ha già eliminato la tigre che vi aveva rapito. C'è solo il problema che il vecchio mostro dispone di un vento piuttosto pericoloso. La mia valutazione è che lo cattureremo in giornata. Intanto state calmo e smettete di piangere. Ora devo andare."
     E ronzò via verso la sala anteriore, dove il vecchio diavolo troneggiava e faceva l'appello dei suoi ufficiali. Dall'ingresso sbucò un mostriciattolo che agitava la bandiera con le insegne di Vento Giallo, e si precipitò ad annunciare: "Maestà, mentre pattugliavo la montagna davanti al portale, ho visto seduto nel bosco un monaco con un lungo grugno e grandi orecchie. Gli sono sfuggito a stento. Ma il monaco di ieri, con la faccia pelosa, non c'era."
     "Se non c'era il Novizio Scimmiotto, sarà perché il vento lo ha ammazzato. A meno che si sia allontanato per chiedere soccorsi."


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