Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Se la loro missione è segreta, non si potranno mostrare nel loro vero aspetto. Perciò saranno costretti a ricorrere a questi stratagemmi; non si può biasimarli. D'altra parte hanno il merito di averti curato gli occhi, e di avermi procurato una discreta cena. Non si può negare che facciano del loro meglio. Non prendiamocela con loro, ma andiamo a portare soccorso al nostro maestro."
     "D'accordo, fratellino. La Grotta del Vento Giallo non è lontana. Tu resta qui nel bosco a sorvegliare il cavallo e il carico, e lasciami andare nella grotta per verificare in che stato si trova il maestro, prima di ingaggiare battaglia."
     "Giusto, dobbiamo essere sicuri che sia ancora vivo. Se fosse morto, ciascuno di noi se ne potrebbe andare per i fatti suoi. E in ogni caso, prima di farsi sotto e mettercela tutta, bisogna essere sicuri che serva a qualcosa."

     "Basta con le chiacchiere, io vado."
     Con un balzo, Scimmiotto fu all'ingresso della grotta, dove tutti ancora dormivano. Si guardò bene dal disturbare i loro sonni, ma fece un passo magico, recitò un incantesimo e si trasformò in una minuscola zanzara zampe fiorite, come testimoniano i versi:

     Piccolo il corpo, acuta la puntura,
     È un minuscolo tuono il suo ronzio.
     Scivola sotto la tenda di garza,
     Ama il gran caldo che ti fa sudare.
     I suoi nemici sono incenso, fumo
     E colpi di ventaglio; fuoco e luce
     L'attirano in un modo irresistibile.
     Ecco che lieve ed agile s'intrufola
     Nella tana dell'orco spaventoso.

     Scimmiotto sorprese a russare il mostriciattolo di guardia in portineria, e lo punse in faccia; quello si svegliò esclamando: "Accidenti, che zanzara enorme! Senti come gonfia la puntura!" Spalancati gli occhi, constatò che si faceva giorno e aprì la porta interna sui cardini cigolanti. Scimmiotto ci ronzò dentro, e vide il vecchio diavolo che ordinava alle guardie di preparare le armi e di sorvegliare ogni ingresso: "Può darsi che il vento di ieri non sia stato sufficiente per ammazzarlo. Certo ritornerà, se è in condizione di farlo; e questa volta bisognerà metterlo definitivamente fuori combattimento."


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