"Fratellone, che cosa ci vai a fare, nei mari del Sud?"
"Vado a sentire la pusa Guanyin. L'ha inventata lei questa storia della ricerca delle scritture: tocca a lei cavarci dai guai. Il Fiume delle Sabbie Mobili ci sbarra la strada: non si può andare avanti. Come ce la caviamo, senza il suo aiuto? Aspettate che la vada a sollecitare; è più pratico che continuare a battersi con questa creatura malefica, che sul più bello ci scappa via."
"Va bene, non hai tutti torti" disse Porcellino. "Quando la vedrai, non mancare di esprimerle la mia profonda riconoscenza per i suoi santi insegnamenti."
"Novizio" tagliò corto Tripitaka, "se devi andare dalla pusa, non stare a perder tempo: prima parti, prima torni."
Scimmiotto fece la capriola nelle nuvole e arrivò ai mari del Sud; in meno di un'ora il paesaggio del Monte Potalaka si presentava a suoi occhi. Discese davanti al boschetto dei bambù porporini, e le divinità delle ventiquattro strade gli vennero incontro.
"Che cosa conduce qui vostra santità?" chiesero.
"Vengo a consultare la pusa, perché il mio maestro si trova in difficoltà."
"Prego, accomodatevi attendete che vi annunciamo."
Il dio di servizio si recò nella Grotta del Rumore di Marea ad annunciare: "Scimmiotto Consapevole del Vuoto chiede udienza per affari urgenti."
Guanyin, in compagnia della principessa del Drago Porta Perle, se ne stava appoggiata al parapetto dello Stagno dei Loti Preziosi a contemplare i fiori. Ricevuto l'annuncio, ritornò alla Rupe delle Nuvole e lo ricevette. Il grande santo salutò dignitosamente.
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