Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Quello scemo prese per buono l'invito e stava entrando davvero. Sabbioso dovette prenderlo per la tonaca e dirgli: "Non vedi, fratello, che ti prende in giro? E poi, da quando in qua ti sei rimesso a mangiare carne umana?"
     Finalmente il bestione capì, levò il rastrello e lo abbatté sul mostro; ma questo ebbe il tempo di schivare il colpo, e alzò la sua sciabola. Presto si misero a combattere a mezz'aria, usando i loro poteri magici. Sabbioso lasciò il cavallo e corse, con il suo bastone, in aiuto di Porcellino.
     Fu una bella mischia:

     La sciabola si oppone al bastone levato e para i colpi del rastrello abbassato. Forza e astuzia! Il rastrello a nove denti e il bastone per abbattere i diavoli minacciano da ogni parte, ma Veste Gialla non si spaventa. La sua sciabola d'acciaio brilla come argento, i suoi poteri magici sono grandi. Battendosi riempiono lo spazio di brume e nebbie, fendono rocce, abbattono rupi. L'orco combatte per la sua reputazione: come rinunciarvi? Gli avversari difendono il loro maestro: nulla può spaventarli.


     I tre ingaggiarono varie diecine di scontri senza decidere il combattimento e senza risolversi ad abbandonare il campo. Se non sapete come si conclusero le cose per Tripitaka, ascoltate il seguito.

     CAPITOLO 29
     ALLA CORTE DEL RE DEGLI ELEFANTI SACRI

     IN CUI TRIPITAKA SUPERA LA PROVA E GIUNGE IN UN REAME E PORCELLINO, AFFIDATAGLI LA MISSIONE DI COMBATTERE, SCAPPA NEL BOSCO.


     Dice il poema:

     Le vane idee la forza non distrugge:
     Perché sempre cercar la verità?
     Ti basti coltivare la natura


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