Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Il loro maestro l'ho lasciato andare. Perché mai quei due rognosi mi vengono a sfondare la porta?"
     "Magari hanno dimenticato qualcosa e sono tornati a cercarla" suggerì il mostriciattolo.
     "Cretino!" insultò l'orco. "Ti pare che per questo si debba sfondare l'uscio? La ragione sarà un'altra."
     Si affrettò a indossare la corazza, impugnò la sciabola e uscì a indagare: "O bonzi, che cosa andate cercando? Il vostro maestro l'ho pur liberato."
     "Brutto mostro, ne hai combinate di tutti i colori!" rispose Porcellino.
     "E che cosa avrei combinato?"
     "Hai rapito la terza principessa del Regno degli Elefanti Sacri e l'hai costretta a divenire tua moglie. Te la tieni da tredici anni, ma adesso è tempo di restituirla: ti vengo ad arrestare per ordine del re. Il meglio che puoi fare è di legarti da solo, così non perdiamo tempo."

     L'orco vide rosso. Si alza in tutta la sua statura, digrigna i denti, rotea gli occhi e, alzata la sciabola, assesta un gran fendente in testa al nemico. Ma Porcellino schiva e allunga il rastrello; Sabbioso brandisce il bastone e si unisce alla mischia. Questo combattimento fu molto più duro del precedente. Si capisce che

     L'ira vien scatenata dalle frasi offensive,
     Le intenzioni aggressive stimolano la collera.
     È una lunga battaglia fra i due monaci e l'orco:
     "Hai rapito una donna e meriti la morte."
     "Tu cosa ci rimetti, brutto rompicoglioni?"
     "Il tuo stupro è un oltraggio ad un intero regno."
     "Ma tu vieni da fuori, non sono fatti tuoi."
     In fondo si combattono solo per una lettera [...]


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