"Per questa volta vi perdonerņ. Devo chiedervi una cosa: quante creature malefiche ci sono, da queste parti?"
"Ce n'č una, signore e padre, ed č sufficiente per ridurci in bolletta. Di offerte di incenso e di carta moneta ci lascia ben poco, e quanto a carne che sanguini non ci lascia assolutamente nulla. Siamo ridotti alla fame, e per di pił in cenci, come potete vedere. Questa montagna non avrebbe risorse sufficienti per mantenere due creature con quell'appetito."
"La residenza del mostro č davanti o dietro la montagna?"
"Č nel bel mezzo, in una gola che si chiama del Pino Morto, in cui si apre la Grotta delle Nuvole di Fuoco. Quel re diavolo ha immensi poteri magici. Ci comanda a servire in cucina, a sorvegliare la portineria e, di notte, ad agitare le campanelle e fare la ronda. Senza dire che i suoi mostriciattoli non perdono occasione per estorcere le cosiddette mance usuali".
"Ma voi immortali del mondo dei fantasmi non avete soldi."
"Č vero, ma gli dobbiamo procurare antilopi di montagna e cervi. Se ciņ che portiamo non gli basta, vengono a saccheggiare i nostri templi, ci rubano i vestiti di dosso, ci rendono la vita impossibile. Vi supplichiamo, grande santo, liberateci da quel prepotente, salvate gli animali della montagna!"
"Voi che siete costretti a recarvi spesso a casa sua, saprete il suo nome e la sua provenienza."
"Per dire la veritą, č una persona che conoscete anche voi. Č il figlio del diavolo a testa di toro, che fu allevato da una rāksasī. Dopo trecento anni di ascesi sul Monte del Fuoco, č riuscito a elaborare il vero fuoco del samādhi, e ciņ gli ha procurato il suo immenso potere. Fu suo padre a inviarlo a occupare il Monte del Singhiozzo. Si chiama Bimbo Rosso, detto Grande Santo Re Fanciullo."
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