Non è fuoco di fulmine, non è quello che arde
La prateria d'estate: è il fuoco del samâdhi.
Rappresenta ogni carro un dei cinque elementi
Ed il fuoco è il prodotto delle trasformazioni.
Legno-fegato estende vampa di fuoco-cuore,
Fuoco-cuore distende e spiana terra-milza;
La terra fa il metallo, che si trasforma in acqua;
Dall'acqua nasce il legno e si completa il ciclo.
Nascite e cambiamenti provengono dal fuoco,
Fuoco del cielo illumina tutte le cose al mondo.
Diavolo che possiede il fuoco del samâdhi
Domina e sottomette l'intero continente.
In quel diluvio di fuoco, Scimmiotto non riusciva più a distinguere nulla: né il mostro, né l'ingresso della grotta. Dovette tirarsi indietro, e l'avversario lo vide: rimasto padrone del campo, raccolse il suo materiale incendiario e si ritirò con le truppe dentro la grotta, chiudendo i battenti di pietra del portale. Una volta al riparo, fece preparare un gran banchetto per festeggiare degnamente la vittoria.
Scimmiotto, balzato fuori dalla gola del Pino Morto, abbassò la sua nuvola su un boschetto da cui veniva il clamore di una discussione tra Porcellino e Sabbioso.
"Stupido!" gridò Scimmiotto a Porcellino. "È il modo di fare? Voltar la schiena e lasciarmi nelle peste per paura di un po' di fuoco! Per fortuna ho altre frecce al mio arco."
"Fratello" rise Porcellino, "il mostro te l'ha detto che ormai appartieni al tempo andato. Lo dicevano anche gli antichi: ogni eroe nella sua stagione. Ti sei presentato come parente e ti sei fatto ridere in faccia. Davanti al fuoco dovevi scappare, e ti ci sei andato a ficcare dentro."
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