E si inchinò molto profondamente: "È quanto mi sono permesso di sottomettere alla vostra attenzione."
Ge Xianweng, che si trovava accanto all'Imperatore di Giada, si mise a ridere: "Scimmia, com'è strano il tuo modo di fare! Arrogante all'inizio e rispettoso alla fine."
"Mentre parlavo mi è venuto in mente che sono appunto nudo come un verme, ed è meglio che stia accorto."
L'Imperatore di Giada prestò ascolto e diede al servizio di sorveglianza le seguenti istruzioni: "In conformità della supplica di Consapevole del Vuoto, condurre un'inchiesta in tutte le costellazioni e presso gli dèi sovrani di ciascuna casa, per appurare se qualcuno sia fuggito sulla terra spinto da pensieri mondani. Riferire sulla missione, non appena compiuta."
Il responsabile del servizio partì immediatamente per l'ispezione, e il grande santo lo accompagnò. Incominciarono dagli ufficiali agli ordini degli dèi re delle quattro porte del Cielo; proseguirono con le divinità delle varie categorie della costellazione dei Tre Recinti minori; poi i mandarini del Dipartimento Tuoni e Fulmini, Tao, Zhang, Xin, Deng, Gou, Bi, Pang e Liu. Infine percorsero i trentatré cieli: ma era tutto in ordine. Passarono in rassegna, una dopo l'altra, le ventotto case: le sette dell'Est, le sette dell'Ovest, le sette del Sud e le sette del Nord. Non un filo fuori posto. Si spinsero fino al sole, alla luna e ai cinque pianeti, e persino ai quattro astri in soprannumero. In tutto il cielo, non un solo pensiero mondano.
"Visti i risultati" concluse Scimmiotto, "vi ho disturbato per niente; sono molto imbarazzato. Ti prego, va a fare il tuo rapporto; io aspetto qui."
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