Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Mentre il capo del servizio di sorveglianza faceva rapporto, Scimmiotto occupava l'attesa componendo questi versi:

     Felice tempo di bonaccia in cielo,
     Dove brillan pacifiche le stelle.
     Sembra la terra il regno della gioia:
     Le asce di guerra restan sotterrate.

     "Nessuna assenza da segnalare nelle costellazioni; tutte le sentinelle divine sono ai loro posti di guardia; nessuno pensa a disertare" riferì il caposervizio all'Imperatore di Giada, a conclusione della sua esauriente inchiesta.
     "Proponi a Consapevole del Vuoto di scegliere qualche capitano celeste per catturare questo mostro del mondo di Sotto" decise il sovrano degli dèi.
     I quattro precettori celesti uscirono subito dalla sala d'udienza per comunicare il decreto imperiale a Scimmiotto: "Grande santo, dal momento che non è coinvolta nessuna divinità del palazzo celeste, sua maestà ti concede l'insigne favore di invitarti a scegliere fra i capitani celesti chi possa catturare quel diavolo."

     Il Novizio rifletteva a testa china: "Fra questi guerrieri del Cielo, non c'è mica molta gente che arrivi al mio livello. Quando penso a quei centomila uomini, con tutte le loro reti e nasse, che non furono capaci di mettermi sotto controllo... Dovettero tirar fuori dalla manica il piccolo santo Erlang, per farmi fronte. Che aiuto potrei cavare da questi mediocri?"
     "I tempi cambiano" disse Xu Jingyang, che indovinava i suoi pensieri. "Ci sono tanti giovanotti in gamba. Lo dice anche il proverbio: una cosa caccia l'altra. Non vorrai disubbidire a un ordine imperiale! Fa pure le tue valutazioni, ma devi scegliere qualcuno, se non vuoi compromettere i tuoi affari."


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