"Quella donna è terribile! Mi chiedo come posso fare a condurre il mio maestro attraverso le montagne."
"Rassicuratevi, grande santo. Il vostro arrivo qui era evidentemente destinato dalla Legge, che si prende cura di voi e vi garantisce il successo."
"E in che modo lo garantisce?"
"Vedete: quando il Beato mi aveva impartito le sue direttive e mi aveva affidato la canna Drago Volante, mi aveva dato anche una pillola per calmare il vento, che finora non ho avuto occasione di utilizzare. Ora la darò a voi: il ventaglio non potrà più niente contro di voi. Così potrete impadronirvene e compiere la vostra impresa."
Il Novizio ringraziò calorosamente. Il pusa tolse dalla manica un sacchetto di broccato e ne cavò una pillola, che Scimmiotto cucì saldamente con ago e filo sotto il collo della sua tunica.
"Non voglio trattenervi" disse il pusa accompagnandolo al cancello. "Troverete la montagna della Râksasî dritta a nord ovest."
Il Novizio si congedò e, con una capriola fra le nuvole, ritornò subito sul Monte delle Nuvole Turchese, dove bussò con il suo randello alla porta della grotta: "Aprite! Il vecchio Scimmiotto chiede il ventaglio in prestito!"
La ragazza di guardia corse ad annunciare: "Signora, è ritornato quello che chiede il ventaglio."
La Râksasî si inquietò: "Non è facile sbarazzarsi di quella maledetta scimmia. Il mio tesoro scaglia la gente a ottantaquattromila li di distanza: come avrà fatto a ritornare così presto? Questa volta gli sparo una raffica di sventagliate; voglio proprio vedere se riesce ancora a trovare la strada del ritorno."
|