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Opere di letteratura italiana e straniera |
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A Scimmiotto sfuggì un ruggito di dispetto: "Miseria! Caccio oche selvatiche da tanti anni, e ancora mi faccio beccare dagli uccellini." E si scatenò inferocito con la sua sbarra, mentre il re diavolo cercava di spazzarlo via a colpi di ventaglio. Ma il grande santo, benché non se ricordasse nemmeno, teneva ancora in tasca la pillola antivento; per quanto le sventagliate si moltiplicassero, non ci fu verso di smuoverlo. Il re diavolo dovette mettersi in bocca il suo tesoro e impugnare le spade. Si svolse a mezz'aria un duello all'ultimo sangue:
L'astuto Scimmiotto e il brutale re Granforzuto non pensano a negoziare, ma solo a uccidere. Le spade parano il randello che si abbatte: la minima disattenzione può inviare ciascuno dei due a comparire davanti al giudice dell'Inferno. |