Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Vi dirò" disse Scimmiotto sorridendo: "quei bambini li ho nascosti io per incarico del maestro, che sentiva compassione per loro. Non parliamo di ricompense, a me basta il merito. Andiamo, Porcellino."
     "Agli ordini. Ma non valgo molto, a pancia vuota."
     "Che il servizio dei banchetti prepari immediatamente un pasto vegetariano" ordinò subito il re. E in breve fu servita la colazione.
     Quando Porcellino fu ben sazio, seguì Scimmiotto salendo sulle nuvole, mentre re, regine e mandarini si inginocchiavano e gridavano: "Guardate come salgono in cielo! Sono veri immortali, buddha discesi sulla terra!"
     Il grande santo e Porcellino viaggiarono per settanta li verso sud e si misero alla ricerca della residenza del mostro. Le limpide acque di un torrente scorrevano tra rive incassate, coperte da migliaia di salici; ma non appariva nulla che si potesse identificare con la tenuta di Puro Splendore. Di certo


     Estesi a perdita d'occhio
     I campi incolti; le dighe
     Si nascondon nella bruma
     Che intorno ai salici aleggia.

     Dopo avere vanamente esplorato, Scimmiotto evocò il tudi, che si avanzò tremante e si inginocchiò esclamando: "Grande santo, il dio della Foresta dei Salici presenta i suoi omaggi e si prosterna."
     "Non aver paura, non ti picchio mica. Da queste parti si dovrebbe trovare una tenuta detta di Puro Splendore. Dov'è?"
     "Tenute non ce ne sono; c'è una grotta che porta quel nome. Devo intendere che la vostra santità viene da Bhiksu?"
     "Si capisce. Il mostro della grotta si è preso gioco del re di Bhiksu. Quando siamo arrivati l'ho affrontato, ma lui si è trasformato in un raggio gelato ed è scappato non so dove. Secondo il re, tre anni fa gli avrebbe confidato di abitare da queste parti."


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