Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Il bonzo accompagnò il monaco cinese nel tempio principale, a rendere omaggio alla statua del Buddha. Poi Tripitaka chiamò i suoi discepoli; durante il colloquio, si erano tenuti in disparte e avevano voltato le spalle, perciò il bonzo non li aveva notati. Quando se li vide davanti, strillò: "Avi miei! Come sono orrendi i vostri eminenti discepoli!"
     "Non posso negare che siano brutti, ma hanno notevoli poteri in fatto di magia, che mi hanno protetto nel lungo cammino. In realtà devo loro molto."
     Mentre parlavano si fecero avanti altri bonzi: "Il reverendo viene dalla Cina. Quelli là sono i suoi eminenti discepoli."
     I monaci, incuriositi e timorosi, dicevano: "Grande paese, la Cina! Che cosa siete venuto a fare fin qui?"
     "Il sovrano dei Tang mi ha affidato la missione di recarmi al Monte degli Avvoltoi, per rendere omaggio al Buddha e sollecitare le scritture. Passavamo appunto per la vostra nobile regione e siamo entrati qui a chiedere informazioni sul paese e, se possibile, a farci offrire un pasto prima di riprendere la strada."

     I monaci, messi in effervescenza, accompagnarono i visitatori dal superiore; nella sua cella si stava preparando un pranzo offerto da donatori. "Venite tutti a vedere i grandi personaggi che vengono dalla Cina! A quanto pare ci sono cinesi belli come pitture, e altri brutti da far paura."
     Monaci e donatori corsero a vedere. Quando ebbero soddisfatto la loro curiosità, tutti si sedettero a bere il tè. Tripitaka domandò: "Come si chiama la vostra nobile contrada?"


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