I monaci non seppero rispondere altrimenti che prosternandosi nella polvere ed elevando preghiere. Da parte sua, Scimmiotto scomparve con un sibilo.
Il grande santo giunse in breve alla porta occidentale del Cielo, dove il pianeta del Metallo, il devarâja Anima Lunga e i quattro grandi ufficiali perspicaci Yin, Zhu, Tao e Xu, che se ne stavano in conversazione, lo salutarono: "Dove andate, grande santo?"
"Nella prefettura Come l'Oro, alla frontiera dell'India, il mio maestro, che non mi dà mai retta, si è fatto rapire da tre mostri che andavano in giro con l'aspetto di rispettabili buddha. Li ho combattuti, ma non ne sono venuto a capo; Porcellino e Sabbioso sono rimasti prigionieri. Volevo sollecitare dall'Imperatore di Giada un'inchiesta per identificarli e rinforzi per sottometterli."
"Andiamo, grande santo!" esclamò il pianeta del Metallo con una risatina ironica. "Non mi direte che avete difficoltà a identificarli, dopo essere venuto alle mani con loro!"
"Ho visto che sono spiriti bovini; ma sono troppo potenti per metterli sotto."
"Sono gli spiriti di tre rinoceronti. Poiché hanno sul loro corpo il simbolo del disegno celeste, sono agevolati nel divenire immortali; con la dovuta pratica, imparano a volare e a camminare sulle nuvole. Detestano la vista della propria ombra e sono maniaci della pulizia: si fanno il bagno ogni momento. Ce ne sono di tanti tipi: il rinoceronte a testa concava, il rinoceronte toro, il rinoceronte bue, il rinoceronte maculato; e anche il rinoceronte col berretto, il rinoceronte gigante e il rinoceronte dagli arabeschi che spiegano il cielo. Le caratteristiche comuni sono: l'unica narice, tre specie di peli, due corni e la capacità di fendere le acque quando devono attraversare il mare o un fiume. Queste bestie, Fuggilfreddo, Fuggilcaldo e Fuggipolvere, a quanto pare hanno nei loro corni il soffio della nobiltà, che li autorizza a dichiararsi grandi re. Se li vuoi catturare, basta che gli opponga le quattro stelle volatili dell'elemento del Legno: non potranno resistere."
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