Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Il Buddha si rallegrò e fece convocare gli otto pusa, i quattro vajrapani, i cinquecento arhat, i tremila rivelatori, gli undici grandi luminari e i diciotto difensori. Mentre si disponevano in fila, il decreto d'oro di convocazione del santo monaco passava da una sezione all'altra, da un ufficio all'altro. Si gridava: "Si faccia entrare il santo monaco!"
     Il monaco cinese entrò in compagnia di Scimmiotto, Porcellino e Sabbioso, che tirava il cavallo e portava i bagagli; naturalmente mise ogni impegno a osservare l'etichetta e il cerimoniale.

     Dall'anno in cui lasciò la sua città
     Per adempier l'incarico, ha passato
     Tremila fiumi e diecimila monti,
     Dormendo con un sasso per guanciale
     E ripartendo all'alba. Il suo pensiero
     Ha dedicato solo al giusto frutto,

     E vede infine adempiuto il suo voto.

     I quattro pellegrini si prosternarono al Buddha e poi si rivolsero a destra e a sinistra per salutare gli astanti. Dopo tre giri di saluti, si inginocchiarono in posizione lunga, rivolti al Buddha, e presentarono il passaporto. Il Beato lo esaminò e lo restituì a Tripitaka.
     "Il vostro discepolo Xuanzang, per ordine e volontà dell'imperatore dei grandi Tang delle terre dell'Est, è venuto su questa remota montagna sacra per sollecitare il dono delle autentiche scritture, al fine di assicurare la salvezza dei viventi. Imploro dal nostro patriarca, il Buddha, questa grazia che mi permetterà di ritornare al mio paese."
     Il Beato aprì allora la sua bocca piena di commiserazione, che esprimeva la compassione del suo cuore, e disse: "Queste terre dell'Est non sono altro che quelle del continente meridionale. Il clima è buono, la terra fertile e la popolazione numerosa, ma regnano l'ingordigia e gli istinti sanguinari; siete dissoluti e sregolati, scrocconi e bugiardi. Al bene non ci pensate. Non onorate certo gli insegnamenti del Buddha. Non rispettate né i tre luminari né i cinque cereali. Niente lealtà, pietà, giustizia o bontà: avete il cuore e lo spirito ottenebrati, rubate sui pesi e sulle misure, ammazzate, maltrattate le bestie, ne fate di tutti i colori; accumulate tanti crimini che finite per precipitare all'inferno. E lì subite ogni specie di tortura: pestati, stritolati, schiacciati, prima di rinascere da bestie che siete. Nelle vostre vite con le corna e la coda, pagate il debito fornendo la vostra carne come cibo ai vostri simili.


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