Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     È scomoda ed esige sacrifici,
     Coi diavoli che stan sempre in agguato,
     Mentre la giusta Legge si rimpiatta.
     Se pensavate che ottenere i sutra
     Fosse facile, adesso constatate
     Che quel povero monaco ne passa
     D'ogni colore. La Triplice Unione
     È assai sofisticata; la riuscita
     Dell'elisir rimane appesa a un filo.

     Tripitaka, che aveva preso gusto al volo sulle nuvole, sentì di sorpresa la terra sotto i piedi. Porcellino si mise a ridere: "Benone! Imbocchi una scorciatoia che allunga il cammino."
     "Si correva molto svelti" notò Sabbioso. "Avranno voluto far tappa per lasciarci riposare."
     "Dice il proverbio" ricordò Scimmiotto: "In un giorno navighi su nove banchi di sabbia; sul decimo banco ti incagli dieci giorni."
     "Zitti, chiacchieroni!" ordinò Tripitaka. "Guardate piuttosto dove siamo."

     Sabbioso si guardò intorno: "Sentite che rumore di acqua corrente!"
     "Ti farà ricordare casa tua" disse il Novizio.
     "Siamo sul Fiume delle Sabbie Mobili?" domandò Porcellino.
     "Ma no!" rispose Sabbioso. "Questo è il Fiume Comunicante con il Cielo."
     "Guardate bene su quale sponda ci troviamo" raccomandò Tripitaka.
     Scimmiotto balzò in cielo e osservò attentamente il paesaggio, facendosi solecchio con la mano: "Maestro, siamo sulla sponda occidentale."
     "Ricordo bene. Ci eravamo fermati dai Chen, sulla riva orientale, e avevamo salvato i loro bambini, tanto che per riconoscenza volevano fabbricarci una barca. Invece facemmo la traversata su una tartaruga bianca. Ricordo comunque che sulla riva occidentale non si vedevano abitati. Come faremo?"


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