Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     La sua saggezza supera le relazioni umane, il suo spirito sonda l'informe. Ha trasceso le impurità dei sei sensi con un volo così alto da spanderne lontano il profumo. Rifletteva desolandosi delle deformazioni che la giusta Legge subiva. Spingeva i suoi pensieri alla porta dei misteri, deplorando gli errori che si trovavano anche nei testi meglio recensiti. Voleva riordinare le argomentazioni in base a ciò che aveva appreso, espungere il falso e convalidare il vero, per insegnare la retta via a chi venisse dopo di lui. Perciò il cuore e lo spirito lo spingevano verso un pio viaggio nei puri territori d'Occidente.
     Partì con il suo bastone di viaggio per solo compagno, sfidando i remoti pericoli. La neve accumulata nelle albe fredde, o turbinante nella tormenta, gli avrà nascosto la strada; le tempeste di sabbia, nei pomeriggi afosi, gli avranno oscurato il cielo. Ha dovuto percorrere mille leghe di montagne e di fiumi, attraversare fumo e nebbia, sfidare pioggia e gelo. Ma era così ardente nel perseguire la meta, che le prove più dure gli sembravano lievi.

     Per quattordici anni ha percorso l'universo occidentale nella sua ricerca della giusta dottrina, attraversando tutti quei paesi stranieri. Ha visitato i luoghi sacri(84) ; nel Parco delle Gazzelle e sul Picco degli Avvoltoi ha contemplato esotiche bellezze. Ha ricevuto le ultime parole dei santi di altri tempi e la dottrina autentica dei saggi più eminenti; ha esplorato sublimi meraviglie e penetrato reconditi misteri. La sua mente ha offerto campo aperto alla Via dei tre veicoli e dei sei comandamenti. L'intero contenuto di cento cofani di canoni scorre dalle sue labbra come un vasto fiume.


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