Opere di letteratura italiana e straniera |
Le carni sono considerate un cibo impuro, e non stupisce: chi usa mangiarne ha superato la barriera fra vegetale e animale, e non ne trova un'altra equivalente fra gli uomini e gli altri animali provvisti di nove aperture. Se tu apprezzi le bistecche, già il cannibalismo ti insidia. Un solo personaggio importante del racconto (Tripitaka) è stato uomo, e precisamente un bacchettone, attraverso dieci consecutive reincarnazioni: è un caso insolito. Il lungo pedigree umano non gli ha donato né simpatia né buon senso; ha soltanto conferito alle sue carni speciali pregi culinari e farmacologici, per cui parecchi personaggi non chiederebbero di meglio che di mangiarlo.
La lettura come libro d'avventure resta una delle possibili. Ed è innegabile che, volendo giocare a libere associazioni d'idee con libri occidentali, senza pretendere a confronti o paralleli, può venire in mente Gulliver, ma non certo Madame Bovary. Comunque, se per effetto degli anni trascorsi dalla lettura Gulliver si è sbiadito nella vostra memoria, sarà tempo di riprenderlo in mano. |