3. Come tutti sanno, Confucio e Laozi fondarono sistemi sapienziali, che per qualche tempo entrarono in competizione per la conquista del mondo cinese. Prevalse Confucio, e con il senno di poi si deve ammettere che era destino. I confuciani erano gente pratica, fatta per governare; se non si fossero impadroniti del governo, sarebbero affondati nel grigiore fino a scomparirvi; mentre, come governanti, fondarono il sistema politico più resistente e durevole che si sia mai sperimentato sotto il sole. I taoisti (specie Zhuangzi) splendevano di intelligenza e di spirito; dunque erano nati per l'opposizione. Da lontano predicavano il non-governo (Laozi: "Poiché egli pratica il non agire, nulla v'è che non sia governato"), ma se al governo fossero arrivati (l'imagination au pouvoir) probabilmente non avrebbero combinato che guai e malversazioni: chissà quali ottuse rivoluzioni culturali, chissà quali farse e tragedie. La Cina diede la palma a chi la meritava. In compenso i taoisti non affondarono, ma rimasero in circolazione come minoranza verde, amante dell'ecologia e dei paesaggi; conservarono (anche per nostra fortuna) rapporti amichevoli con gli antichi miti e le pratiche sciamaniche, che i confuciani disprezzavano come infantili; e si diedero a perseguire l'assurda idea - certo non imputabile a Zhuangzi - di una vita immortale ottenuta ingoiando veleni: piombo, mercurio e zolfo.
Il buddismo giunse dall'India nel primo secolo dopo Cristo e prese gradualmente piede nel paese. Anch'esso muoveva da un complesso sistema sapienziale, ma tendeva a ricavarne una religione moderna, indipendente dai venerandi relitti della preistoria religiosa. Il taoismo imitò volenterosamente il nuovo modello in ogni aspetto: metafisica, organizzazione, canone e cerimonie. Con il tempo, persino i compassati (neo)confuciani, ormai un poco avvizziti, si avventurarono su sentieri metafisici che avrebbero fatto inorridire il padre fondatore; e anche questi sentieri furono di imitazione buddista. I buddisti locali, da parte loro, tennero Confucio, Zhuangzi, il Cielo, la Terra e gli Antenati sulla punta delle dita, non meno del Buddha. L'oggetto straniero penetrato nel Paese di Mezzo fu assimilato e levigato secondo i gusti degli ospiti.
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