Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     1. È un'interpolazione smaccata. Il testo (unico non intercalato da versi) è fabbricato di una stoffa più povera e offre personaggi insipidi, mentre nel testo autentico ogni figurina ha il suo pizzico di sale.
     2. Il materiale dell'interpolazione, desunto dal fondo delle novelle popolari, era noto all'autore. Perché contraddire la sua scelta di darvi un rilievo limitato?
     3. L'interpolatore presenta il buon reverendo come un fanciullo innocente vittima dei briganti, salvato dalle acque come Mosè e alla fine risarcito dalla sorte con un radioso avvenire. Invece per l'autore la sua storia incomincia molto tempo prima, da Cicala d'Oro: discepolo del Buddha, secchione disattento, che casca dal sonno durante le lezioni. Il sadico insegnante lo espelle dalla classe e, prima di riammetterlo, gl'infligge castighi a non finire, fra cui l'incarnazione in veste di Tripitaka. Fa una bella differenza.

     4. Non è un caso che il romanzo parta dalla storia di Scimmiotto, e dedichi poco spazio a quella di Tripitaka. Il protagonista del viaggio non coincide con il protagonista del romanzo. L'ingenuo interpolatore non ha compreso questa scelta dell'autore, decisiva per fare del Xiyou Ji un grande classico, invece che una compilazione di vecchie novelle.



     SERAFINO BALDUZZI




     CAPITOLO 1
     RE DI SCIMMIE

     DALLA GESTAZIONE DELLA RADICE MISTICA ESCONO LE SORGENTI ORIGINARIE. DALLA COSTANTE COLTIVAZIONE DEL CUORE E DELLO SPIRITO NASCE LA GRANDE VIA.


     Ce lo insegna la strofa:

     Erano cielo e terra sottosopra
     Prima che il buio caos fosse dissolto.


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