"Dove è dunque stata a studiare vostra maestà? Non avremmo mai pensato che potesse imparare tante cose."
"L'anno che vi ho lasciato, ho navigato sulle onde dell'oceano orientale finché ho raggiunto il continente del Sud, dove ho imparato le maniere degli uomini e ho indossato queste vesti e queste calzature che vedete. Ho bighellonato e vagabondato per otto o nove anni senza trovare il Tao. Poi ho attraversato un altro oceano fino alla costa del continente dell'Ovest e l'ho visitato a lungo, prima di avere la fortuna di incontrare un patriarca che mi ha trasmesso il vero potere della longevità uguale al cielo e il grande segreto dell'accesso alla lunga vita che non conosce la morte."
"Che fortuna inaudita, a cercarla per diecimila kalpa!" gridarono le scimmie congratulandosi.
"Figlioli miei, ho un'altra buona notizia che vi farà piacere: adesso ho un nome."
"Come si chiama vostra maestà?"
"Mi chiamo Scimmiotto; il mio nome in religione è Consapevole del Vuoto."
Tutti batterono allegri le mani: "Se vostra maestà è Scimmiotto Maggiore, noi siamo Scimmiotto Minore, Scimmiotto Piccolo, Scimmiotto Minuscolo, Scimmiotto Minimo: una grande famiglia di Scimmiotti, un antro, un paese di Scimmiotti!"
Tutti vennero a presentare a Scimmiotto Maggiore piatti e tazzine, vini di palma e d'uva, fiori e frutti divini: proprio una bella festa in famiglia.
Col nome ritroviamo fondamento;
Non ci resta che entrar fra gli immortali.
Se poi non sapete che cosa ne derivò, venite ad ascoltare il seguito e lo saprete nei particolari.
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