CAPITOLO 3
TAFFERUGLIO INFERNALE
IN CUI MILLE MONTAGNE FRA I QUATTRO MARI SI INCHINANO IN SEGNO DI SOTTOMISSIONE, E LE DIECI SPECIE SONO CANCELLATE DAL REGISTRO INFERNALE DELLE NONUPLE TENEBRE.
Parliamo del trionfale ritorno del Bel Re Scimmia al suo paese: dopo aver distrutto il covo del Re Demonio del Caos e fatto bottino della sua grande sciabola, Scimmiotto passava le giornate impegnato nelle arti marziali. Aveva dotato le scimmie giovani di giavellotti di bambł e di sciabole di legno, e insegnava loro ad avanzare e ripiegare, accamparsi, piantare palizzate; tutto a colpi di fischietto, con segnali di stendardi e bandiere. Si erano divertiti cosģ per un bel pezzo, quando Scimmiotto, in un momento di riposo, si mise a pensare ad alta voce: "E se qualcuno prendesse sul serio questi giochetti, che cosa ci potrebbe capitare? Ho paura che qualche re di uomini, o bestie, o uccelli, potrebbe prenderne il pretesto per attaccarci, dichiarare che le nostre esercitazioni militari preparano una ribellione, arruolare un esercito e venirci a massacrare. E voi che cosa gli potreste opporre, con le vostre pertiche di bambł e le spade di legno? Ci vorrebbero armi di metallo, lance aguzze, spade taglienti, alabarde. Come si fa?"
A sentirlo parlare le scimmie si allarmarono: "Vostra maestą pensa in grande, ma che cosa possiamo fare? Non abbiamo possibilitą..."
Mentre si esaminava l'argomento si presentarono quattro vecchie scimmie, due macachi dal culo rosso e due gibboni dalle lunghe braccia.
"Gran re" dissero facendosi avanti "se bisogna procurarsi armi taglienti, non č difficile."
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