Allarmati, i dieci giudici infernali rassettarono le vesti e vennero a vedere che cosa succedeva. Alla vista di quella faccia feroce e minacciosa, si misero in fila e gridarono tutti insieme: "Eminente immortale, dichiarate le vostre generalità! Prego, favorite i documenti!"
"Se non mi conoscete nemmeno, come vi permettete di farmi arrestare?"
"Non ci permetteremmo mai. Dev'essere uno sbaglio degli impiegati..."
"Io sono Scimmiotto Consapevole del Vuoto, il santo nato dal Cielo, della Grotta del Sipario Torrenziale sul Monte di Fiori e Frutti. E voi chi siete?"
"Noi siamo i re delle dieci corti di giustizia infernali" risposero inchinandosi. "Apparteniamo al Figlio del Cielo del mondo delle tenebre."
"I nomi, e svelti, se non volete legnate!"
"Noi siamo il re di Qinguang, il re del Fiume Chu, il re dell'Imperatore Song, il re dei Mandarini Ribelli, il re Yama, il re dell'Uguaglianza, il re del Taishan, il re della Capitale, il re della città di Bian e il re della Ruota del Destino."
"Se aveste davvero sangue reale, sareste sensibili e intelligenti; invece vi siete dimostrati dei veri ignoranti. Perché farmi arrestare, se ho ottenuto il Tao e una longevità uguale al Cielo, ho trasceso i tre mondi e sono uscito dal ciclo dei cinque elementi?"
"Eminente immortale, calmatevi: c'è al mondo tanta di quella gente che porta lo stesso nome. Probabilmente gli uscieri hanno sbagliato indirizzo."
"Balle! Scemenze! Non dice anche il proverbio: Si sbaglia il mandarino, ma non il fattorino? Filate a cercarmi il registro dei vivi e dei morti, che voglio dare un'occhiata."
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