Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Schiere di guardie imponenti
     Con spade snudate sotto variopinti pennoni.
     Gli dči hanno armature dorate,
     Le armi diverse secondo i reggimenti.
     Superata la cinta,
     Che meraviglia!
     Ad enormi pilastri si avvolgono
     Dragoni rossi dalle scaglie d'oro.
     Turbinano in cielo i colori
     Delle fenici in volo.
     Nubi brillanti riflettono il sole,
     Vela le stelle una bruma azzurrina.
     Ci sono in Cielo trentatré palazzi(5)
     Ornati in cima da chimere d'oro.
     Ci son settantadue sale preziose
     Adorne di colonne di liocorni.
     Sulla Terrazza della Lunga Vita
     Fiori teneri in boccio di mille anni.
     Erba verde perenne
     Intorno al Forno di Trasmutazione.
     Parato il padiglione degli omaggi
     Con seta rilucente; ibischi d'oro,
     Spille di giada, sandali di perle,
     Ricchi ornamenti e nobili cinture.
     Al rintoccar delle campane d'oro

     Sfilan gli dči dei tre dipartimenti.
     Al rullare dei tamburi celesti
     I saggi si prosternano.
     La sala delle Nubi Misteriose:
     I battenti di giada, d'oro i cardini,
     Danzan fenici su lacca vermiglia.
     Fenici e draghi sotto le tettoie
     Di portici adornati di trafori.
     Sovrasta una gran cupola di porpora,
     Rotonda e luminosa
     Come un'immensa zucca.
     Piccole fate intorno ci sventagliano:
     Le fanciulle di giada
     Servono tovagliette e stuzzichini.
     Ma la corte del Cielo ha feroci guardiani,
     Con ufficiali molto contegnosi.
     Al centro, in una vasca di cristallo,
     Son predisposti gli elisir in pillole,
     E rami di corallo in vasi d'agata.
     Molte cose pregiate sono in Cielo
     Di cui in terra nessun vide l'uguale:
     Portici d'oro, campanelle d'argento,
     Di porpora i palazzi, fior di giada,


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