"Genia del peccato!" gridò Potente Efficacia. "Correte subito a notificare al vostro equipuzio che io, gran maresciallo del Cielo di Sopra, ho ricevuto dall'Imperatore di Giada l'ordine di scendere a catturarlo; ditegli di venire subito a fare atto di sottomissione, se volete evitare il completo sterminio."
I mostri si precipitarono alla rinfusa nella grotta ad annunciare:
"Disgrazia! Disgrazia!"
"Che disgrazia?" si informò Scimmiotto.
"Alla porta c'è un guerriero celeste che si dice di alto rango, mandato dall'Imperatore per sottomettervi. Vuole che vi arrendiate prima che sia troppo tardi, se vogliamo scampar la pelle."
"Portatemi il mio equipaggiamento" replicò Scimmiotto.
Si mise in testa l'elmo d'oro rosso, infilò la cotta di maglia d'oro, infilò i piedi nei sandali per camminare sulle nuvole, impugnò il suo randello A Piacer Vostro cerchiato d'oro e guidò le sue truppe fuori dalla grotta per disporle in ordine di battaglia. Potente Efficacia sgranava gli occhi sullo spettacolo offerto dal nostro bravo Scimmiotto:
Corazza d'oro risplendente,
In testa l'elmo scintillante,
Ha nella mano la potente sbarra,
I suoi piedi camminano sul vento.
Occhi strani e brillanti come stelle,
Lunghe le orecchie sue sino alle spalle.
Egli sa trasformar persino i peli.
Vibra la voce come pietra sonora.
Mostra i denti scimmieschi l'equipuzio:
Si sente Grande Santo Uguale al Cielo!
"Miserabile scimmia" gridò Potente Efficacia con voce di tuono "non mi riconosci?"
"E tu da dove sbuchi? Sarai una mezza divinità di qualche paesello di provincia" ritorse Scimmiotto. "Non mi pare di averti mai visto. Spicciati a dire come ti chiami!"
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