"Davanti alla sua grotta ha alzato uno stendardo, su cui sono scritti i caratteri Grande Santo Uguale al Cielo" riprese Nata; "un titolo che si è inventato da sé. Promette di porre fine all'incidente se l'Imperatore di Giada glielo conferisce ufficialmente; in caso contrario, minaccia di andare a combattere fino nella Sala delle Nuvole Misteriose."
"Poiché le cose stanno così, è inutile proseguire la lotta: saliamo prima nel mondo di Sopra a riferire la proposta. Ci sarà sempre tempo di chiedere rinforzi per catturare questo energumeno."
Anche il principe, che soffriva troppo per riprendere a combattere, ritornò in Cielo con il padre per fare rapporto, come vedremo.
Quando il re scimmia ritornò vittorioso dai suoi, come potete immaginare, vennero a congratularsi tutti i settantadue re diavoli delle grotte e i sei fratelli giurati; furono giubili e abbuffate senza precedenti nella terra benedetta della caverna. Scimmiotto diceva ai suoi sei compagni: "Dal momento che il vostro fratello minore si dichiara Grande Santo Uguale al Cielo, perché non lo fate anche voi?"
"Parole sante, saggio e caro fratello!" rispose col suo vocione il re diavolo toro. "Da parte mia, mi dichiaro Grande Santo Pacificatore del Cielo."
"Io, Grande Santo Sopra gli Oceani" dichiarò il re diavolo caimano.
"Io, Grande Santo Mani in Pasta col Cielo" soggiunse il re diavolo roc.
"Io mi dichiaro Grande Santo Porta Montagne" propose il re cammello-leone.
"E io, Grande Santo Buon Vento" intervenne il re macaco.
"Quanto a me, sarò il Grande Santo che Caccia gli Dei" concluse il re gibbone a pelo lungo.
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