Opere di letteratura italiana e straniera |
Scimmie e mostri si rallegrarono molto e prepararono un grande banchetto di benvenuto. Presentarono a Scimmiotto una tazza di pietra colma di vino di palma, ma quando lo assaggiò fece una smorfia mostrando i denti: "È spaventoso! Che schifo!"
Le scimmie erano entusiaste. Il grande santo uscì dunque dalla grotta e, con una capriola, ritornò alla Festa delle Pesche, utilizzando il procedimento che rende invisibili. Si intrufolò nel Palazzo dello Stagno di Diaspro e constatò che preparatori, macinatori di malto, portatori d'acqua e fuochisti continuavano a ronfare pacificamente. Afferrò due bottiglioni e se li mise sotto le ascelle, altri due nelle mani, fece dietro-front e ritornò dalle sue scimmie. Ebbero così l'occasione di celebrare una festa del vino di immortalità, in cui ciascuno vuotò diversi bicchieri. Ma lasciamoli ai loro passatempi. |