Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Gli immortali la seguirono con sollievo. Davanti alla Sala della Penetrazione Illuminante la aspettavano i quattro grandi precettori celesti, l'Immortale dai Piedi Nudi e parecchi altri, che le riferirono come l'Imperatore di Giada si fosse infuriato e avesse inviato le truppe celesti alla cattura dell'essere perverso; sfortunatamente, le truppe non erano ancora ritornate.
     "Vorrei incontrare l'Imperatore di Giada" disse Guanyin. "Mi fareste la cortesia di annunciarmi?"
     Il precettore celeste Qiu Hongji entrò nella Sala delle Nuvole Misteriose e ne uscì subito per annunciarle che era attesa. Il signore Laozi, l'altissimo, sedeva al posto d'onore con la regina madre alle sue spalle.
     Guanyin entrò con la folla che l'aveva seguita. Presentò i suoi omaggi all'Imperatore di Giada, salutò Laozi e si sedette.

     "Com'è riuscita la nostra magnifica Festa delle Pesche di Immortalità?" chiese.
     "Ogni anno ne facciamo la nostra gioia" rispose l'Imperatore di Giada. "Ma questa volta è stata una grande delusione, per colpa di quel macaco perverso e dei suoi saccheggi."
     "Da dove viene questa odiosa scimmia?"
     "È nata da un uovo di pietra del Monte di Fiori e Frutti, nel paese di Aolai. Quando nacque, i suoi occhi gettarono un raggio che raggiunse la Residenza della Stella Polare. Da principio non gli avevamo fatto attenzione, ma ha finito per diventare uno spirito pericoloso, che sottomette draghi e tigri. Andò persino a cancellare il suo nome dal registro dei morti. I re draghi e Yama, il giudice infernale, me ne fecero rapporto. Volevo farlo catturare, ma la Stella di Lunga Vita mi fece notare che, nei tre mondi, tutti gli esseri dotati di nove aperture sono in grado di diventare immortali. Perciò gli concessi il beneficio di essere rieducato per raggiungere la saggezza, convocandolo nel nostro mondo di Sopra e conferendogli il posto di equipuzio nel servizio delle stalle imperiali. Ma quel brigante trovò il posto troppo poco importante, e si ribellò. Inviai subito Li Porta Pagoda e il principe Nata a sottometterlo e riportarlo qui; fui conciliante e gli concessi il titolo di Grande Santo Uguale al Cielo, un posto senza emolumenti. Dal momento che non aveva niente da fare e bighellonava tutto il giorno, perché non mi combinasse altri disordini, lo incaricai di occuparsi del frutteto delle pesche. Ma ancora una volta si è mostrato indisciplinato: ha rubato tutte le pesche degli alberi più vecchi per mangiarsele. E così si arriva a quest'ultimo banchetto. Lui non è stato invitato, perché fa parte del personale senza stipendio. Allora trova il modo di burlarsi dell'Immortale dai piedi Nudi, ne assume l'aspetto e divora cibi e bevande destinati al banchetto. Ruba l'elisir di Laozi e si porta via un bel po' di ambrosia, che si va a bere con le scimmie sulla sua montagna. È una cosa molto preoccupante; perciò ho mobilitato centomila uomini con reti e nasse per catturarlo, ma non so come procedono le operazioni."


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