Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Saltò su una nuvola e salì a mezza altezza. Vide più in alto il re celeste Li che reggeva lo specchio per rivelare i mostri, accompagnato da Nata, e gli chiese: "Vostra altezza ha visto il re scimmia?"
     "Da qui non è salito; non l'ho visto nello specchio."
     Dopo aver loro raccontato i vari trucchi di magia e trasformazione, nonché la cattura della truppa delle scimmie, Erlang spiegò: "Si era cambiato in tempio e, mentre stavo per colpirlo, è scomparso."
     Il re Li esplorò di nuovo con lo specchio in tutte le direzioni e scoppiò a ridere: "Svelto, non c'è tempo da perdere! Quel sacripante di macaco ha attraversato gli sbarramenti rendendosi invisibile e si sta dirigendo a tutta velocità verso casa vostra, alla foce del Fiume delle Libagioni."
     Erlang raccolse immediatamente il suo divino tridente e riprese l'inseguimento dirigendosi verso casa.

     Intanto Scimmiotto era arrivato. Con una scossa si trasformò in un sosia perfetto del santo padre Erlang e, abbassata la nuvola, entrò tranquillamente nel tempio che gli era dedicato. I giudici infernali, che non potevano riconoscerlo, l'accolsero mettendosi in fila e prosternandosi. Lui si installò al centro e si dedicò all'esame delle offerte: le tre carni sacrificali portate da Li la Tigre, gli ex voto promessi da Zhang il Drago, la supplica di Zhao Jia per avere un figlio e il voto di pronta guarigione di Qian Yi. A questo punto qualcuno annunciò: "Ecco che arriva un altro santo padre!"
     I giudici infernali si precipitano a vedere; nessuno sa più che pesci pigliare.


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