Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 172
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]


     La scimmia perversa al Cielo ribelle
     La mano del Buddha ha infine sconfitto.
     Può ber solo bronzo, si nutre di ferro,
     A cui non può aggiunger né miele né sale.
     Il cielo la stritola, ma non la distrugge.
     Se mai il suo valore potrà dimostrare,
     Obbedirà al Buddha con cuore fedele.

     Ci sono anche altri versi:

     Fiera del suo potere, venuto il suo momento,
     Ha usato delle proprie perverse facoltà
     Per introdursi a forza dentro il mondo celeste
     E compiere ogni specie di furto e iniquità.
     Il vaso è traboccato, ha dovuto pagare.
     Ma la buona radice mai non viene tagliata:
     Dalla mano del Buddha finirà per sfuggire,
     Se attende con pazienza fino al tempo dei Tang.

     Se poi non sapete anno, mese e giorno in cui la sua penitenza cesserà, continuate ad ascoltare.

     CAPITOLO 8
     I TRE PANIERI


     IL BUDDHA HA CREATO LE SCRITTURE PER BEATIFICARCI. GUANYIN RICEVE LA MISSIONE DI RECARSI ALLA CAPITALE.


     Dove conduce la meditazione?
     Dopo un lungo macerarsi,
     Spesso, a invecchiare invano.
     Fin dall'inizio, è facile sviarsi:
     Far riserva di neve che si scioglie,
     Lustrar mattoni per cavarne specchi(7).
     Dentro un grano di senape
     È contenuto il mondo,
     Un pelo può assorbir tutti gli oceani,
     Quando Kâsyapa ci sorride(8).
     Chi ha compreso è al di là dei tre veicoli
     E delle dieci tappe.
     Gli altri perdono il tempo
     Imprigionati dentro le sei strade
     E quattro forme di reincarnazione.
     Ai piedi di scogliera senza canne
     O ritto sotto l'albero senz'ombra,
     Come sopporti il canto del cuculo?
     Stretto sentiero risale il Caoqi,
     Fitta la nebbia sul monte Lingshan:
     La voce dell'amico ne vien spenta.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]