"Come dicevano gli antichi, chi confida nell'avvenire, non si deve comportare come se non ne avesse. Hai commesso un'infrazione nel mondo di Sopra e, invece di pentirti e di rinunciare alla brutalità, distruggi creature viventi e ti abbandoni al peccato. Così i tuoi crimini aumentano e richiameranno altri castighi."
"È un bel consiglio, ma come mangerò? Devo inghiottire vento? Lo dice anche il proverbio: il mandarino ti fa morire di legnate, il Buddha ti fa morir di fame. Lasciate perdere! Me la caverò meglio acchiappando qualche altro viandante e magari concedendomi qualche signora grassottella. Che differenza volete che faccia qualche delitto in più?"
"Il cielo non abbandona l'uomo di buona volontà: se ritorni a un comportamento che meriti il giusto frutto, non ti mancherà di che vivere. I cinque cereali sono perfettamente sufficienti a calmare la fame. Perché dovresti invece mangiare la gente?"
Al mostro sembrò di uscire da un sogno. Disse a Guanyin: "Vorrei seguire la buona strada, ma chi accumula delitti contro il cielo non può nemmeno pregare."
"Il Buddha mi ha incaricato di trovare un pellegrino nel paese dell'Est. Tu potresti accompagnarlo come discepolo e, col merito del viaggio al Paradiso dell'Ovest, potresti riscattare i tuoi peccati: ti garantisco che saresti liberato da questa calamità."
"Certo che voglio seguirlo!" sbraitava il mostro, come se non avesse abbastanza bocca per gridare.
Guanyin gli posò la mano sulla testa, gli impartì gli otto divieti e gli diede il nome di Porcellino, in religione Consapevole delle Proprie Capacità, Zhu Wuneng.
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