Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Tutto fatto, tutto a posto. È proprio un imbroglia-stagioni pieno di presunzione. Gli ho chiesto quando pioverà; mi ha risposto: domani. A che ora? Mi ha risposto che il cielo si coprirà alle sette, tuonerà alle dieci, pioverà verso mezzogiorno e smetterà alle tre: tre piedi, tre pollici e quarantotto gocce d'acqua. Gli ho promesso cinquanta tael d'oro, se tutto va come dice lui; ma se ha sbagliato, anche di poco, gli rompo tutta la bottega e lo butto fuori da Chang'an."
     Tutti gli acquatici si misero a ridere: "Vostra maestà è la più alta autorità degli otto fiumi. Sorvegliate voi le piogge, solo voi potete sapere se pioverà o no. Come ha osato dire queste sciocchezze? Povero ciarlatano, ha già perso la scommessa."
     Figli e nipoti del drago non la smettevano di ridere e di scambiare battute sull'argomento con i ministri pesci e i letterati granchi. Ma di colpo si sentì risonare una voce: "Decreto imperiale all'attenzione del re drago del fiume Jing."

     Tutti alzarono la testa: una guardia vestita d'oro, che recava in mano un'ordinanza dell'Imperatore di Giada, entrava nella residenza acquatica. Il re drago si diede precipitosamente un contegno e fece mettere incenso a bruciare per ricevere l'ordinanza. La guardia vestita d'oro fece la consegna e volò via. Il re drago ringraziò l'imperatore dei suoi favori, aprì la busta e lesse:

     Si ordina con la presente al comandante degli otto fiumi di procedere a far rullare il tuono e a lanciare i fulmini, al fine di far godere domani la città di Chang'an del beneficio della pioggia.


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