Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 196
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]


     Il documento stabiliva con assoluta precisione orari e quantità, ed erano gli stessi che l'indovino aveva predetto. Il drago ebbe uno svenimento. Quando si riebbe, disse debolmente alla genia acquatica: "È mai possibile che in questo basso mondo di polvere viva un uomo così perspicace? È davvero capace di penetrare le leggi del cielo e della terra: con lui il perdente sono io!"
     "Maestà, rassicuratevi" intervenne l'agone che comandava le truppe. "Non sarà difficile vincere la scommessa: il vostro umile servitore vorrebbe proporvi un modesto piano che basterà a fargli abbassare la cresta."
     Il drago chiese di che cosa si trattava, e l'agone spiegò: "Sbagliate un po' sull'ora, lesinate sulla quantità, e la predizione non risulterà esatta. Non potete perdere! E allora sarà giustificato che gli strappiate l'insegna e lo buttiate fuori."

     Il re drago decise di seguire il consiglio e si tranquillizzò. Il giorno dopo convocò il conte del vento, il duca del tuono, il mozzo delle nuvole e la madre dei fulmini, e tutti insieme si recarono alla nona nuvola sopra la città di Chang'an. Aspettò le nove per incominciare a diffondere le nuvole e mezzogiorno per far suonare il tuono; la pioggia incominciò a cadere verso l'una e cessò alle quattro; ne caddero solo tre piedi e quaranta gocce. Le operazioni erano state ritardate di un'ora, la quantità ridotta di tre pollici e otto gocce. Dopo la pioggia rispedì a casa i suoi collaboratori, discese e riprese l'aspetto del letterato vestito di bianco. Giunto sul viale della porta occidentale, irruppe nella bottega di Yuan Soucheng e, senza lasciargli il tempo di spiegarsi, gli spaccò in mille pezzi insegna, pennelli e scrittoio. Il maestro restava seduto sulla sua seggiola, impassibile, senza abbozzare un movimento. Il drago, che aveva strappato un battente della porta, si mise a rotearlo minaccioso: "Maledetto stregone che predice a vanvera, canaglia imbrogliona! I tuoi calcoli erano sbagliati. Non hai azzeccato né l'ora della pioggia, né la quantità, e adesso te ne stai lì seduto con un'aria di superiorità. Farai meglio a levarti dai piedi prima che sia troppo tardi, se vuoi salvare la pelle."


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]