Opere di letteratura italiana e straniera |
Il re drago decise di seguire il consiglio e si tranquillizzò. Il giorno dopo convocò il conte del vento, il duca del tuono, il mozzo delle nuvole e la madre dei fulmini, e tutti insieme si recarono alla nona nuvola sopra la città di Chang'an. Aspettò le nove per incominciare a diffondere le nuvole e mezzogiorno per far suonare il tuono; la pioggia incominciò a cadere verso l'una e cessò alle quattro; ne caddero solo tre piedi e quaranta gocce. Le operazioni erano state ritardate di un'ora, la quantità ridotta di tre pollici e otto gocce. Dopo la pioggia rispedì a casa i suoi collaboratori, discese e riprese l'aspetto del letterato vestito di bianco. Giunto sul viale della porta occidentale, irruppe nella bottega di Yuan Soucheng e, senza lasciargli il tempo di spiegarsi, gli spaccò in mille pezzi insegna, pennelli e scrittoio. Il maestro restava seduto sulla sua seggiola, impassibile, senza abbozzare un movimento. Il drago, che aveva strappato un battente della porta, si mise a rotearlo minaccioso: "Maledetto stregone che predice a vanvera, canaglia imbrogliona! I tuoi calcoli erano sbagliati. Non hai azzeccato né l'ora della pioggia, né la quantità, e adesso te ne stai lì seduto con un'aria di superiorità. Farai meglio a levarti dai piedi prima che sia troppo tardi, se vuoi salvare la pelle." |